Appello per evitare che i bambini indossino le mascherine quando non necessario

La pandemia che continua a diffondersi richiede l’adozione di provvedimenti di tutela della salute della collettività. Anche ai bambini è richiesta la partecipazione a queste misure di responsabilità, nonostante essi rappresentino solo una frazione minoritaria dei casi diagnosticati di infezione da Coronavirus (Ludvigsson et al., 2020; Liguoro et al., 2020) e possano trasmettere meno l’infezionerispetto ad adulti e anziani (Wu et al., 2020). Occorre considerare che i bambini sono spesso asintomatici e che esperti dell’OMS (come Van Kerkhove) ritengono che gli asintomatici in genere siano meno importanti nella trasmissione; anche il CDC di Guangzhou conferma la bassa contagiosità negli asintomatici (Luo et al., 2020). Sembra che gran parte dei pazienti pediatrici s’infetti in famiglia (Li et al., 2020; CDC 2020; Ladhani et al., 2020; UNICEF-WHO 2020).
Le misure restrittive sin qui adottate, per il particolare equilibrio psicologico dei bambini, hanno prodotto importanti ripercussioni sul loro stato di salute fisica e mentale (Loades et al., 2020; Chen et al., 2020; Caritas Italia Rapporto 2020 su povertà ed esclusione sociale in Italia); inoltre, al disagio psicologico-relazionale, si somma la rinuncia o il rinvio di cure e di assistenza sanitaria.
Un’indagine dell’IRCCS Gaslini condotta su oltre 3.000 italiani con figli, ha evidenziato in oltre due terzi dei bambini l’insorgenza di problematiche comportamentali, quali aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia, con gravità correlata in maniera statisticamente significativa con il grado di malessere dei genitori (IRCCS Gaslini, 2020).