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LA PITTURA, L’EMOZIONE, IL RICORDO, LA COMUNICAZIONE:
UN PERCORSO SALUTOGENETICO

Quando l’Arte e il Sociale s’incontrano, esplodono i colori, le emozioni e tutto diventa possibile, anche fare nascere dei piccoli capolavori. 

Come dice Pastoureau  Prima di essere luce o materia, prima di essere sensazione o percezione, un colore è un’astrazione, un’idea, un concetto. È senz’altro per questa ragione che, nelle prassi sociali come nella creazione artistica e nel mondo della simbologia o dell’immaginario, il colore non esiste realmente e acquista tutto il suo significato solamente quando è associato o contrapposto a uno o più colori diversi. Qualunque sia il campo in cui sta agendo, un colore tira l’altro.

Arte

in ogni sua forma

L’Arte, in ogni sua forma concorre al raggiungimento del benessere psicofisico di ciascuno di noi, facilitando il riconoscimento e la conseguente espressione dei pensieri, dei vissuti e delle emozioni.

L’arte consente ad ogni essere umano di esercitare le proprie potenzialità, di esprimere creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell’azione creativa, il vissuto emotivo si visualizza e può essere riportato esternamente.

Nel caso della pittura l’emozione diventa immagine, diventa colore visibile, condivisibile e capace di comunicare all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo.

Attraverso la pittura si impara a vedere, a guardare o, come diceva Henry David Thoreau,

non importa quello che stai guardando, ma quello che riesci a vedere”.

I Laboratori

I laboratori di pittura sono tenuti dalla pittrice Nadia Gaggioli, abilitata alla conduzione di Gruppi d’Arte dalla Scuola di Arteterapia del Colore a Indirizzo Antroposofico “Stella Maris” di Bologna.

Attualmente Nadia Gaggioli, vicepresidente vicario della Fondazione per la Salutogenesi ETS e volontaria, guida diversi laboratori, tra cui uno con un gruppo di anziani con difficoltà di relazione, sociali, disturbi psichiatrici, ospiti della casa alloggio “LA TANA DEI SAGGI”, gestita dalla Cooperativa Sociale “L’Impresa Possibile” di Bologna.

I partecipanti ai laboratori, sono affettuosamente chiamati “I Saggi”.  Il laboratorio, a cadenza settimanale, è al suo quinto anno di vita e si svolge prevalentemente presso “La Tana dei Saggi”. Periodicamente, il laboratorio si trasferisce presso la sede della nostra Fondazione e, al termine, non manca il momento conviviale con una bella pizza.

Il percorso, come detto a cadenza settimanale, prevede che i Saggi organizzino e predispongano tutto il materiale utile alla pittura che si svolgerà ed anche il riordino è svolto dai Saggi stessi.

Materiale utilizzato

colori ad acquerello naturali, che verranno stesi su foglio asciutto, con pennelli a manico lungo, ovviamente il medium è l’acqua. Sono strumenti utili a trasformare il mondo interiore di ogni partecipante in immagini capaci di creare un dialogo con se stessi e con tutti i partecipanti al laboratorio, in un rapporto spoglio da ogni pregiudizio e nell’impossibilità di commettere “errore” perché quanto riportato sul foglio rappresenterà la propria esperienza di vita, il proprio vissuto e null’altro.

Ogni opera è personale e quindi unica e quindi pregiata.

Obiettivi

Manualità

Potenziamento della manualità fine

Consapevolezza di sè

Potenziamento della consapevolezza di sé e del proprio vissuto interiore

Condivisione

Potenziamento della capacità di “portare fuori e condividere” quel vissuto interiore che ha contribuito a chiudere le relazioni;

Autostima

Aumento dell’autostima;

Sviluppo Responsabilità “positiva”

Preparare, predisporre, pulire, conservare, gestire in modo autonomo gli strumenti utili alla pittura, per continuare ad usarli in comunione con gli altri partecipanti

Sospensione del Giudizio

Si inizierà con una piccola introduzione che traghetterà i partecipanti verso la tematica su cui si andrà a operare.

Con la stimolazione verbale, si porterà il partecipante a visualizzare i colori che poi si stenderanno sul foglio e suo tramite, verranno esternati quei pensieri sopiti, dimenticati, a volte tenuti nascosti perché dolorosi, ma che una volta riconosciuti e “buttati” fuori, sul foglio, doneranno serenità, pace interiore e magari un sorriso.

Il Progetto di Volontariato ha anche l’obiettivo di contenere il deterioramento cognitivo, riattivare e conservare la capacità di confronto io-interno e mondo esterno utilizzando come espediente, solo come esempio, il concetto di stagione. Il confronto con la stagione consente infatti ai destinatari del laboratorio di confrontarsi con loro stessi, con le loro emozioni e paure mentre l’acquerello consente di mediare le emozioni stimolate dai ricordi.

Il lavoro ha inoltre l’obiettivo di stimolare l’osservazione che in queste persone è bloccata dal rifugio che trovano solo in sé stessi e che li ha portati a chiudersi nel loro mondo.

Nadia Gaggioli, da due anni, conduce anche un laboratorio per ragazzi con ritardo cognitivo.

Una esperienza molto bella che ha portato ragazzi con Sindrome di Down e altre patologie, anche rare, e che mai avevano dipinto, ad innamorarsi del colore. Sono cicli di otto lezioni che si svolgono presso la sede della nostra Fondazione, sempre in collaborazione con la Coop. Sociale “L’Impresa Possibile”, con l’aiuto dei loro operatori.

Nadia Gaggioli presta la sua opera gratuitamente come volontaria e tutto il materiale artistico è donato dalla Fondazione per la Salutogenesi ETS.

Il colore è l’anima della natura e dell’intero cosmo,
e noi prendiamo parte a quest’anima in quanto partecipiamo,
sperimentando, alla vita del colore.

 

Nell’oscurità trovo l’essere divino,
nel rosso delle rose trovo la fonte della vita,
nel blu dell’etere trova pace la nostalgia dello spirito

– Rudolf Steiner 1861-1925 –