In occasione della Giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2025, Nadia Gaggioli, Vicepresidente Vicario di Fondazione per la Salutogeensi ETS, è stata accolta presso il Palazzo del Quirinale a Roma, dove ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Ministro della Salute Orazio Schillaci la Medaglia d’Argento al Merito della Sanità Pubblica.
Un’onorificenza che premia chi, con impegno e spirito di servizio, ha contribuito in maniera significativa al miglioramento della salute pubblica in Italia.
La motivazione ufficiale sottolinea il valore dell’intensa attività di volontariato svolta a sostegno delle persone affette dalla Malattia di Ménière. Colpita personalmente da questa sindrome cronica e invalidante, Nadia Gaggioli ha trasformato la sua esperienza di sofferenza in un motore di cambiamento e vicinanza concreta verso gli altri.
Nel 1998, ha fondato la prima associazione italiana dedicata ai pazienti con Malattia di Ménière, creando un punto di riferimento fondamentale per chi vive questa complessa condizione. Parallelamente, ha dato vita a un gruppo di auto-mutuo aiuto presso la Fondazione per la Salutogenesi, offrendo uno spazio di ascolto, condivisione e supporto psico-emotivo.
Il riconoscimento ricevuto al Quirinale si aggiunge a un importante traguardo: nel 2024, Nadia è stata insignita dal Presidente della Repubblica anche del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI). Un’onorificenza che la colloca tra le pochissime donne italiane ad aver ricevuto nel corso del tempo i titoli di Cavaliere, Commendatore e Grande Ufficiale, segnando così un percorso straordinario nella dedizione al bene comune.
Come ricordato dal Corriere della Sera, “Nadia Gaggioli è da sempre sostegno per le persone affette da Malattia di Ménière”. Oggi, queste parole risuonano ancora più forti, alla luce di un riconoscimento che non premia soltanto l’impegno, ma anche il cuore, la coerenza e l’amore che Nadia ha saputo mettere in ogni gesto.
Per molti, Nadia è un esempio luminoso di forza, altruismo e amore per il prossimo.
Per noi tutti, rappresenta un invito ad andare oltre noi stessi, a riconoscere la dignità di chi soffre e a non smettere mai di essere presenza viva e attiva nella comunità.